Riflessioni al tempo del Covid 19
- trocciolaelisa
- 10 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
In questo “Qui e Ora” sospeso mi lascio completamente guidare dal sentire.....
.... lascio che le parole fluiscano e diano forma ai miei pensieri e alle mie emozioni in modo autentico.
Come prima immagine affiora la Piramide dei bisogni di Maslow e di come la maggior parte delle
persone sia adesso in stretta connessione con la sua base.

L’obiettivo principale a breve termine è, per
tutti, la sopravvivenza.
Esemplificando all’ estremo questo mio
sentire?
L’immagine dei supermercati inizialmente “saccheggiati”.
Bisogno di nutrimento.
Ma davvero basta?
E questo mi riporta immediatamente a pensare ad un altro tipo di nutrimento.....
un nutrimento che comincia a scarseggiare e che forse ci vedrà, in un futuro non troppo lontano, in
prima linea per aiutare le persone a riappropriarsene:
IL CONTATTO
Tutto ruota intorno alla paura del contagio

Quelle rare volte che si esce quello che si
"sente" è........ lontananza ......
Lontananza anche di sguardi,
quasi come se ci fosse il timore, del tutto inconscio, che anche lo sguardo possa attraversare e
contagiare.
“Il distanziamento sociale” come forma di prevenzione nel qui e ora, sarà forse elemento
fondamentale su cui, da psicologi, saremo chiamati a intervenire.
Un altro aspetto, che potrebbe sembrare ambivalente, (ma cosa in questa situazione di emergenza non
lo è?) è relativo al concetto di lontananza e vicinanza.
Il contatto manca, quello corporeo, animalesco e pure……
Cosa succede nelle città????

Conosco finalmente il mio vicino di casa,
affacciato al balcone a cantare l’Inno d’Italia
alle 18:00 di sera.
Mi collego in video chiamata con parenti lontani che non sento da mesi.
Prendo il caffè sul pianerottolo di casa con la vicina anziana che vive da sola.
Rifletto sul concetto di "Umanità" smarrita......
....persa nel tram tram delle giornate PRE COVID 19,
dove lo sguardo non attraversava, ma non per la paura del contagio....
ma per la fretta, la frenesia di un
quotidiano da 14 ore al giorno e di notte???? Le ore?
Sempre troppo poche….

L’obbligo di rallentare, diventerà uno spunto di
riflessione importante quando tutto tornerà alla
normalità.
Se rallento riesco a “sentire” ,
riesco a connettermi con la dimensione più autentica e intima di me
Le emozioni?
Paura - Noia - Preoccupazione -Dolore
Ma anche Riscoperta........
Gioia nella riscoperta delle piccole cose:
Il pane fatto in casa
Un pic-nic in soggiorno.
La costruzione di un aquilone.
Lo stare affacciata al terrazzino e non sentire più aerei, macchine, motorini, ma solo il cinguettio degli
uccelli, il fruscio delle foglie mosse dal vento e..........
l’arrivo di una primavera che comunque è esplosa,

senza chiedere il permesso a nessuno
Elisa Trocciola



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